Qualche settimana prima dell'evento Giancarlo manda una mail a tutti per invitarci a seguirlo in un'esperienza in grotta.... e usa queste parole per descriverla:
La grotta si chiama Punta degli Stretti e si trova sull'Argentario al livello del mare.
Ingresso dalla strada, 3 minuti a piedi. Dopo i primi 30 metri di grotta si
attraversa la vecchia galleria del treno, ora abbandonata, inizia il primo
lago che si attraversa in canotto (se non si buca !), si prosegue con acqua
alla coscia o più probabilmente all'inguine, un'altro lago, si passa in
arrampicata con l'aiuto di una corda corrimano, il nome di colui/lei che ci
finisce dentro viene aggiunto alla lista dei caduti. Seguono semplici
passaggi in roccia, si striscia in mezzo al fango, si superano fetide
collinette di guano di pipistrello, strettoie .... non troppo strette
"aperte a tutti".
Questo ominide sostiene che è molto bella e divertente, si possono vedere e
fotografare pipistrelli, stalattiti, stalagmiti, e strane bestie .... se vi
fotografate tra voi, concrezioni varie, laghetti ecc.......
Non ho dubbi… VADO!!!!
E arriva il 15 mattina… preceduto da un infinito scambio di mail con Giancarlo per capire l’abbigliamento, cosa si porta quando si e’ in grotta, il materiale, il casco, quante luci sul casco…. Emozioni, dubbi, curiosita’….
Il 15 mattina si parte…. Un po’ assonnati si arriva all’argentario dove Ornella non resiste ad una splendida pasticceria e ci ingrassa ancor prima di entrare…. Qualcuno rischiera’ di rimanere incastrato per quel pasticcino in piu’!!! :-D
Ci vestiamo sotto un sole cocente e gia’ sudati come pochi entriamo in grotta… con noi 4 scout tra i 12 e i 15 anni che avranno un po’ di timore ma che sono andate senza discutere per tutto il tempo con un piglio ammirevole!
Tutto quanto quello descritto da Giancarlo nella sua mail di invito risultera’ essere assolutamente veritiero: passaggi su roccia con piedi viscidissimi e le mani che speri ti reggano sulle corde bagnate, il canotto che si gonfia e si sgonfia (:-O ), il fango, le grandissime capocciate… i tuffi attraverso stretti buchi per passare dall’altra parte, il camminare con il passo di papera, l’acqua fino ai polpacci…. Il chiedersi se ce la farai a passare dall’altra parte e come: cadendo rovinosamente in acqua, rimanendo incastrato tra due concrezioni calcaree, sbattendo la faccia contro un pipistrello…. Che FICOOOOOOOOOO!!!! Una giostra…. E poi l’ultimo passaggio “se volete davvero fare davvero un passaggio speleo infilatevi in quel tunnel!” Come resistere all’invito?!?!? Paolo fa da guida e striscia e qualche impavido di noi dietro…. Le cosce oramai distrutte dalle concrezioni sulle quali ci rotoliamo…. Scopriro’ poi di avere lividi ovunque: braccia, gambe… per fortuna la testa protetta dal casco!!! :-D
E poi le cose che non pensavo: gli odori della grotta, dall’acetilene delle lampade degli speleo che illuminano a giorno, all’odore forte dei pipistrelli…. Le loro stridule grida…. Il timore di loro che piano piano scema durante la convivenza forzata…. I colori delle concrezioni alla luce di traverso della mia lampada…. E il suono del silenzio….
Sono rimasta a luce spenta nel buio…. A “sentire” la grotta… i compagni avanti che vanno… io resto per indicare la strada a chi verra’…. Buio, silenzio, il suono del mio respiro…. Mi scopro avere una calma incredibile li’ al centro della terra…. I primi lumini di chi avanza…. Silenzio…..
Un mondo davvero affascinante… loro, gli speleologi, splendidi nello spiegare, assicurarci, farci strada, insegnarci il silenzio della grotta….
Non c’e’ dubbio…. Per me a settembre CORSO SPELEO al CAI!!!!
Tiz-chehalasciatounpezzodicuoreingrotta! :)
qualche foto qui: www.scarcagnati.it/grotta/
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