Fuga in Paradiso

                                                                  2-3  Maggio 2009

La festivita' del Primo Maggio cade bene quest'anno regalando una appetitosa opportunita' di tre giorni.    Fuggiamo in Paradiso?   Ci proviamo ...  

IL RECLUTAMENTO.    Stefano mi nomina ufficiale di reclutamento.  Prontamente mi attivo ma raccolgo poche adesioni: dove andate amici,  tutti a piazza San Giovanni ? Solo Giulia, Marghe ed io ci proponiamo per una due giorni con entusiasmo. Un altro gruppetto (Cristina, Luca, Maurizio), inizialmente attirato dalla Cresta del Redentore, si associa all'iniziativa per la sola giornata di Sabato. Il Vallone di Palombaro e' la proposta di Stefano. Marghe deve defilarsi mentre Friggi si aggrega: ne viene fuori un bel gruppo di amici, solidali e motivati.

IL VIAGGIO.   In autostrada l'equipaggio "zoccolo duro" (Giulia ed io) ne approfitta per fare quattro chiacchere e conoscersi meglio.  Al di la' delle montagne e della vita all'aria aperta, che tanto ci accomunano, ci sono le relazioni interpersonali che sono alla base della vita di gruppo. In macchina Giulia ed io parliamo tanto e lasciamo che gli altri facciano il loro viaggio stipati in cinque (immagino gli improperi !!).   Come di consueto ci troviamo tutti al bombolaro di Carsoli. 

L'AVVICINAMENTO.    La piccola Panda di Giulia, da me guidata, viaggia sicura e veloce facendosi trovare puntuale all'appuntamento con Stefano alla periferia di Chieti.  Il capitano sale a bordo e ci conduce al paese piu' prossimo all'attacco, lasciando che gli altri si arrangino tra gli incroci di Chieti.  Ci ritroviamo tutti in un bar: il caffe' e' solo una scusa per fare pipi'.  Calzati gli scarponi invernali iniziamo a salire. Fin da subito mi accorgo di trovarmi in un contesto ambientale insolito: una gola che si apre e si chiude tra alte pareti rocciose.  Le meteo sono incerte ma il cielo sembra clemente nonostante tutto. Ben presto incontriamo la neve, svalangata a valle attraverso i canali rocciosi. E' neve sporca, mista a sassi pignette sterpi e minuscoli aghetti di pino mugo; e' morbida data l'ora, cosi' da non rendere necessario l'uso dei ramponi. 

IL PARADISO.     Procediamo in fila indiana scegliendo la via piu' facile.  Il pendio, intanto, si fa piu' erto ma il buon allenamento di tutti facilita l'ascesa. Cosi' raggiungiamo il rifugio Martellese (m.2049), facciamo sosta e scattiamo le foto di rito.  Manca di fare vetta: un gruppetto di piu' agguerriti si alterna per battere traccia portando tutti (o quasi) in cima al Monte Martellese (m. 2559). Un forte vento ci flagella ma ... ormai il Paradiso e' raggiunto !!!!  

Grazie Stefano grazie a tutti !!!         Un abbraccione dal vostro buon Trafo.

Per il reportage fotografico completo di Giulia cliccate qui:

http://picasaweb.google.it/g.orlandi2009/VallonePalombaroMMartelleseMajella2Maggio2009?authkey=Gv1sRgCOK__Zfpk4-HyQE&feat=email#


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