6 Giugno 2009
EnriCalve, EnriGrazi, SteMezzi, Trafo
Obiettivo di questa gita sarebbe dovuto essere la vetta del Corno Grande per il Monte Aquila e la Direttissima con discesa per il Bissolati. Gli sci non sono previsti, caro Giorgiello, perche’ questi miei amici non ne fanno uso. Conosco EnriCalve dalla scorsa estate: con lui ho condiviso il trek bernardiano sulle nevi di Norvegia. Tramite lui ho poi conosciuto EnriGrazi, alpinista di trentennale esperienza. SteMezzi e’ compagno di corso SA1-06 di Ornellik: e’ grazie a lei se ci frequentiamo. Durante il viaggio la conversazione mi riporta indietro negli anni quando EnriGrazi si rivolge a me dicendo “Ti saluta mia moglie". Non so assolutamente chi sia quindi chiedo “Perche’?” “E’ Gabriella C.” “Ma daaaiii !!!”. Mi sciorina una serie di nomi dei miei amici degli anni 70, persone che ho poi perso di vista ma con le quai ho condiviso belle esperienze. Incredibile quanto sia piccolo il mondo !! e come la montagna, filo conduttore, prima o poi ci faccia ritrovare. Tra racconti e ricordi giungiamo a Campo Imperatore. Il cielo cupo e la pioggia intermittente destano preoccupazione. I due Corni sono completamente avvolti da una nuvola nera carica di pioggia. La situazione e’ migliore su Prena e Camicia che sembrano meno coinvolti dalla perturbazione. Le nuvole si spostano rapidamente grazie al forte vento. EnriGrazi suggerisce di dirottare sul Camicia ma la proposta non desta entusiasmo. EnriCalve mi chiede se avrei voglia di ripetere il canale di Fonte Rionne detto anche canale a ypsilon che ho salito recentemente. Non ci sono problemi da parte mia: e’ un piacere accompagnare gli amici per una via a loro nuova. Il PIANO B e’ dunque approvato a maggioranza. Mentre attraversiamo la piana ecco la sorpresa: la suola degli scarponi di EnriGrazi si stacca costringendolo a rinunciare. Ci aspettera’, paziente, fino al nostro ritorno. In tre, calzati i ramponi, percorriamo il canale fino alla vetta. Alcune interruzioni ci costringono ad arrampicare su roccia e superare un muretto di neve. Passo dopo passo raggiungiamo la cima. Le nuvole si sono dileguate, il cielo si e’ fatto terso, la vista e’ meravigliosa. Peccato che tiri un gran vento: senza sostare iniziamo immediatamente la discesa. Accompagno gli amici per la stessa via gia’ percorsa ma l’innevamento stavolta e’ ben diverso: ci vediamo costretti a disarrampicare su roccette insidiose. SteMezzi e’ fuori allenamento e si trova suo malgrado a vivere qualche momento di ansia; con l’aiuto di noi che gli facciamo sicura supera comunque ogni difficolta’. EnriCalve e’esperto e ben allenato: si destreggia molto bene con la corda ma ahime’ si vede costretto a tagliarla quando quella si impiglia e non e’ recuperabile. Abbiamo una seconda corda che ci consentira’ di proseguire in sicurezza. Di nuovo neve e di nuovo roccette. Piu’ in basso piegando a sinistra intercettiamo la Cieri e la seguiamo fino alla Canala. Li’ ci aspetta EnriGrazi che ci e’ venuto incontro. Percorrendo la piana di tanto di tanto ci voltiamo per ammirare la catena montuosa che si staglia imponente contro l’azzurro del cielo. SteMezzi scatta le foto che qui vedete. Con lo sguardo ripercorriamo lo sviluppo di quel canale. Fiori di mille colori ci accompagnano fino alla macchina.
Grazie Enrichi e grazie Ste per la compagnia, una bella gita !!!! parola di Trafo
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