Patrizia, Giulia e Fausto raccolgono l’invito per una escursione. Approfitto per completare la conoscenza dei Lucretili dalla parte di Licenza. Devo mettere insieme un po’ di tessere che ho percorso nei mesi passati grazie all’aiuto del Fausto di cui sopra, Flavio e l’ottimo Stefano Mezzini che mi ha accompagnato convalescente dall’intervento al piede.
Percorriamo un anello abbastanza impegnativo; parcheggiamo al KM 33.800 (così dice la guida de Il Lupo) della Licinense in prossimità ovviamente di Licenza (sono le 8.30). Percorriamo in leggera salita la strada alta che conduce a Roccagiovine (quella che passa per il Ninfeo degli Orsini e la Villa di Orazio). Dopo un km. circa (credo) lasciamo la strada asfaltata per prendere uno stradello in cemento armato (poco prima di un netto tornante a sinistra). Lo stradello si inerpica ripido fino ad una Cappella. Di li prendiamo a sinistra lungo un tratto ancora asfaltato, con delle abitazioni periferiche del paese per poi ricongiungerci ad una strada sterrata che iniziamo a percorrere verso il Prato delle Forme (in sostanza abbiamo evitato il paese, se si entra in paese si può facilmente riprendere la strada per Prato delle forme).
Percorriamo la strada sterrata (sfruttando un bel taglio nel bosco ben segnato per evitare un lungo e noioso tornante della sterrata). Vediamo volteggiare un rapace solitario (l’aquila del Pellecchia??) e ci addentriamo nel bosco per arrivare di li a poco a Fonte della Vena (è il punto che avevo raggiunto con Stefano Mezzini una quindicina di giorni addietro).
Raggiungiamo Campitello in prossimità del fontanile più alto, da li si intravede il Gennaro. Proseguiamo per il Monte Guardia (mt 1185 - bellissimo e gigantesco esemplare di agrifoglio in prossimità della cima sarà alto tre fausti e mezzo; il che non è poco). Proseguiamo sul filo di cresta per arrivare per vallecole varie al Casale del Porco. Meraviglioso esempio di pietre un giorno case e ricoperte da rose selvatiche che rivivono e ci chiamano per una sosta.
In una precedente escursione avevo notato un segnavia caduto, è stato risistemato con cura; forse dalla forestale, ma è comunque un miracolo che non sia stato abbandonato al suo destino.
Alle 13.00 ricominciamo la discesa per la valle (quella che vi ho raccontato ricca di acqua e di una bella cascatella).
Nella discesa boschi abbandonati e perciò sopravvissuti vergini si aprono ci abbracciano.
Come avevo già riscontrato nella precedente uscita, rilevo che qualche volenteroso ha segnato il percorso con bolli rossi. Non funziona benissimo in discesa, ma funziona ovviamente in salita per chi volesse percorrerla.
Arriviamo alla macchina intorno alle 15.00. Dislivello su cartina mt 750 circa (reale non lo so ma ci sono numerosi saliscendi); tempo di percorrenza comprese qualche normale sosta ore 6.30.
Puntatina a visitare il piccolo paese di Rocca Giovine dominato dall’imponente Castello Orsini.
Ciao!
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