Domenica 24 Agosto 2008
Il cielo e' terso, il gruppo ottimo.
Ci avviamo lungo la piana mentre le mosche si appicciano su di noi come sul miele. Giunti alla Canala notiamo che mancano Luca e Silvia. Con il cellulare li chiamiamo e apprendiamo che sono tornati indietro per cercare il GPS caduto. Lo troveranno e si ricongiungeranno a noi all'attacco della via. L'attesa pero' sara' molto lunga e Giorgello dovra' scalpitare parecchio prima del via....
Giunti al punto che considero piu' idoneo "ordino" a tutti di indossare caschetto e imbrago. Francesco si avvia per primo. Davanti a lui ci sono gia' Giorgio e Marina, special guest della giornata: cio' mi rende tranquillo mentre "guido" il resto del gruppo. Con me c'e' Flavia, subito sotto di noi gli altri. Sentiamo le voci di Tiz che dice a Silvia come e dove mettere ogni piede.... e quella di Luca che dice "piano, bene, brava, bravissima!" ... e poi "ASPETTATE". Flavia ed io ci fermiamo. Lei si siede, io mi siedo vicino a lei, per parlare e prendere il sole.
Ma Francesco? Non si vede ne' si sente. Mi rincuora l'idea che sia con Giorgio e Marina. Avanziamo di nuovo, con passi lenti e prudenti. Il mio sguardo preoccupato ogni tanto va piu' in alto, cerca Francesco e non lo trova ... fino a quando noto un certo trambusto. Ci sono altri due escursionisti, un lui e una lei. Sento lei che grida "come ti chiami?" "Perrini" e' la risposta ... e ripete "PERRINI" al cellulare. Poi vedo Marina che disarrampica di qualche metro e armeggia anche lei col cellulare.
FINALMENTE, da dietro una roccia, ecco spuntare Francesco. Ha un braccio fasciato. Mi dice "mi e' girata la testa sono caduto mi sono fatto male" ... poi, rivolto a tutti, "scusate ragazzi, scusatemi tanto, mi dispiace, mi dispiace moltissimo, vi ho rovinato la gita".... Lo calmiamo, lo tranquillizziamo, decidiamo insieme il da farsi e scendiamo fino ad un punto piu' aperto. Giorgio fa sicura a Francesco mentre disarrampica con il braccio dolente. Poi ci fermiamo tutti: io vicino a Francesco con Flavia e Marina, gli altri piu' sotto per non intralciare.
Segnaliamo la nostra presenza all'elicottero in arrivo. Il vortice d'aria e' tremendo; Francesco si preoccupa del suo zaino ma gli dico che ci penso io. Il soccorritore viene calato con precisione accanto a lui, gli parla, gli spiega cosa fare, richiama il verricello, se lo porta via ... Francesco, prima di farsi issare, ci dice "fate le foto!".
Lo rivedremo al Pronto Soccorso di L'Aquila, per abbracciarlo ed accompagnarlo a casa.....
FORZA FRANCESCO !!!!
TI VOGLIAMO BENE !!!!
Franco |