Tra le dieci Alte Vie che attraversano le Dolomiti, la n. 3, chiamata "Il Sentiero dei Camosci", è la più singolare e forse la più amata dagli alpinisti. Dalla Val Pusteria al Cadore alla Valle del Piave, il sentiero alterna lungo il suo percorso l'attraversamento di massicci dai nomi noti ad altre zone particolarmente selvagge e dirupate, in cui i sentieri sono mal tracciati, i rifugi pochi e le tappe, di conseguenza, lunghe e impegnative. Da queste parti, capita di camminare per ore accompagnati dai branchi di camosci che ti osservano dall'alto delle cenge. È un variare continuo del paesaggio, un continuo passaggio dal verde ridente dei pascoli al bianco-grigio-rosa della dolomia, su cui albe e tramonti stendono una tavolozza di sfumature calde infinite. Chi è stato “dentro” un tramonto tra le pareti imponenti della Croda Rossa, sotto le roccaforti del Sorapiss, tra le guglie dei Cadini che si stagliano come un ricamo sul cielo indaco, non lo dimentica più. Cammineremo tra le vestigia della Grande Guerra, in una sorta di museo all'aperto denso di memoria e di piccole storie umane; scopriremo il fascino più segreto e nascosto di queste montagne, il loro lato meno accessibile, appartato, lontano dai flussi turistici: quello in cui il fragile e delicato equilibrio dell'ambiente dolomitico non è ancora ferito dai rumori e dal cemento. |