Sono corti, forse 90 cm quelli che ho provato
Sono ad attacco fisso
Si usano senza bastoncini (!)
Bisogna fare attenzione a non prendere troppa velocità perchè si puntano e si vola (Fante dixit)
Sulla neve a onde tendono a far perdere l'equilibrio ma in compenso su neve pesante sono più facilmente manovrabili degli sci tradizionali
Ti fanno assomigliare a un hobbit delle nevi
E a me ieri hanno permesso di scendere dal Rotella a Rocca Pia, per 1100 m di dislivello e divertimento.
Sabato che il tempo è stato brutto tutto il giorno ho rotto un attacco degli sci che ho in dotazione: incredibile ma vero ho spezzato l'acciaio del puntale dell'attacco sx. L'attacco non era più attaccato allo sci bensì solo al mio scarpone, roba da matti!
Fortuna che alla Fantesca c'è una soluzione per tutto e dalla cantina Fante spuntano un paio di snowblade. Mai visti prima d'ora, questi scietti suscitano simpatia, per le ridotte dimensioni e per la leggerezza; regolo gli attacchi per la misura dei miei scarponi e a quel punto mi chiedo: ma qualcuno li ha mai usati questi cosi? perchè sembrano nuovi di zecca. Scopro così che gli scietti che userò hanno una storia di abbandono alle spalle: sono stati diseredati dal loro proprietario originario, Angelo Monti, perchè ci stava più a terra che in piedi, e per un giro complesso sono stati accolti dal buon Fante. Lasciatili in cantina per molto tempo, Stefano di recente li ha tirati fuori dalla polvere per usarli in pista e dopo una iniziale diffidenza, ci ha preso gusto.
Magnifico, sono salva! Domani si scia.
La salitadi domenica al Rotella è a piede libero, perchè le pelli per gli scietti non le hanno ancora inventate, ma la discesa dall'altra parte, in braccio al sole che picchia, è con gli sci... nani ma pur sempre sci! Un paio di consigli di Stefano e giù con lui e Trafoman, prima un po' titubante, poi via via più spedita, con questi due curiosi oggetti ai piedi. E' strano scendere senza impugnare i bastoncini, ma in effetti non servono, è tutta una questione di baricentro e flessione di gambe. Ne viene fuori una discesa divertente, tutta presa a capire come utiilizzare al meglio gli scietti in una neve pesante su cui più che tracce di sci lasciamo solchi di aratro.
Ora la storia degli snowblade prosegue: da Monti a Fante a me a Trafo, che li ha presi in prestito per provarli in Dolomiti. Non credo diventeranno mai oggetti di culto per il nostro gruppo, ma per una volta è stato divertente provarli.
Nel frattempo a me resta da risolvere un problema: riparare gli sci! qualcuno di voi ha mica un paio di Diamir Titanal II da vendermi? Ve ne sarei davvero grata.
Alla prossima,
Sara