Gite didattiche - bilancio di un ottimo inverno

Con le gite di sabato e domenica scorsi

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penso che si possa ritenere ufficialmente chiusa la stagione invernale, quella della polvere e del gelo, della neve ventata ad onde o fonda fino al ginocchio. Ormai i versanti Est, Sud ed Ovest sono ben trasformati e addirittura quasi impraticabili i primi 2 dopo mezzogiorno per la pappa che si crea dovuta al gran caldo, alla grande quantità di neve di quest'anno e al sole dell'equinozio che picchia impietoso.

E' ora di cimentarsi con i versanti ovest dei Sibillini e della Maiella, con i canaloni della Laga che guardano Amatrice e con i ripidi versanti sud del Gransasso, per poi finire la stagione sulle grandi Nord del GranSasso e le Rave infossate del Focalone e delle Murelle.

Ma veniamo all'oggetto del titolo: è stata una stagione invernale magnifica, con quasi 30 escursioni, prevalentemente MS, portate a termine in ottima compagnia (cito solo lo "zocolo duro" costituito da Ornella, Patrizia, Sara, Franco e Paolo) ed esplorando luoghi perlopiù a noi sconosciuti con l'ottimo ausilio della guida di Mazzoleni sempre precisa e puntuale. Siamo andati con ogni condizione meteo, scegliendo di volta in volta i versanti meno rischiiosi o più protetti ed abbiamo dovuto rinunciare solo a due vette per il maltempo (Monte Cambio e Pizzo di Moscio), mentre di una (la Laghetta) non sappiamo bene dove siamo arrivati, ma sicuramente eravamo molto prossimi alla cima.

Cito solo 3 gite, facili, quasi senza rischi e di ampio respiro, che mi sento di consigliare a tutti e che mi piacerebbe ripetere anche in futuro:

1) Morrone dalla Duchessa - traversata da Cartore a Corvaro: per la varietà delle situazioni incontrate, la neve perfetta e incontaminata del versante NO, la lunga interminabile discesa per la valle Amara

2) Cima della Laghetta  - Cento fonti: per l'acqua delle cascate in mezzo ad un mare di neve

3) Tre Confini e Cornacchia: per il bosco largo che si lascia sciare senza difficoltà, l'incantevole posizione del Rifugio Coppo dell'Orso e i lunghi, dolci crinali, ondulati e immacolati delle sommità

Alle prossime

Giorgio


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